Come prevedibile affronteremo in mascherina e guanti di plastica usa-e-getta questa estate ai tempi del Covid 19 e forse qualche “restrizione di troppo” rischia di mettere ancora più in ginocchio un settore che nessuno ancora ha il coraggio di dire ma sarà il più penalizzato da questa vicenda. Ora ci si scandalizza per l’assembramento degli 800 che sono sbarcati alla riapertura del porto navale di Olbia, ma l’esasperazione di 90 giorni e oltre di lockdown avrebbe dato questi effetti era prevedibile.
Sul piatto della bilancia, per quanto riguarda il nostro Paese, c’è un peso economico non indifferente, pari a circa un 13% del Pil, che non si riduce certo agli ombrelloni sulle spiagge, ma comprende una vasta gamma di attività, e va dalle fiere alle navi passeggeri.
Le previsioni sono purtroppo all’insegna di una diminuzione dei vacanzieri. A febbraio il dato previsionale era in linea con quello dello stesso periodo dello scorso anno (riferito all’estate 2019), anzi addirittura migliorativo considerando una diminuzione di coloro che non avrebbero effettuato le vacanze (dal 16% al 10%) e un aumento degli indecisi/possibilisti. Ad aprile coloro che sono certi di fare vacanze in estate sono scesi al 41% (-14% rispetto a febbraio). Crescono inoltre i NON vacanzieri (22%) ma rimane fortunatamente ancora importante la quota degli indecisi (37%).Certo è che chi è ancora convinto di effettuare un periodo di vacanza tra luglio e settembre (41% degli italiani), privilegerà l’Italia con una crescita importante rispetto alle previsioni misurate a febbraio (+12%).
È da questo dato che dobbiamo e stiamo ripartendo alla Maddalena è quasi tutto pronto per accogliere i turisti che ormai dopo l’apertura della zona Schengen dovrebbero arrivare senza problemi.
La maddalena quella piccola isola nell’isola quel mondo azzurro dove la sguardo si perde nell’azzurro dei fondali o tra le scogliere a picco sul mare. Una piccola isola così vasta da perdersi in ogni suo lato.
Si può iniziare proprio dal lungomare, dove attraccano i traghetti in arrivo da Palau (sono solo 15 minuti di navigazione) e passeggiando tra vicoli e scalinate si arriva in qualche minuto in piazza Garibaldi. Quasi sempre animata dal via vai tra i negozi e le chiacchiere nei caffè è una prima occasione di ristoro.
Uno sguardo alla parrocchiale di Santa Maria Maddalena (c’è anche un crocifisso donato dall’ammiraglio Nelson prima della battaglia di Trafalgar, nel 1805) e si va dritti verso l’incantevole porticciolo di Cala Gavetta, uno dei più affascinanti scorci marinari del borgo. Da qui si può tornare sul lungomare percorrendo via Amendola per raggiungere piazza Umberto I. Gli spazi sono dominati dagli edifici del Comando della Marina militare, ma ad attirare lo sguardo è lo schiudersi della prospettiva sul mare aperto.
Ora aguzzate l’udito. Bastano pochi metri per entrare nel sobborgo Moneta. Proprio tra queste case si è miracolosamente conservata la versione più autentica e popolare del dialetto locale. E se siete “foresti” lasciate perdere le sfumature della frase. Godetevi piuttosto l’antica cantilena come fosse una quarta dimensione del paesaggio. Superato il quartiere Moneta si può raggiungere il ponte-diga che collega la Maddalena all’isola di Caprera.